Penisola del Sinai e Siria. Geografia storica

La penisola del Sinai

Uscendo dal basso Egitto per l'istmo di Suez si entra nell'Asia. La prima regione, che s'incontra, chiamasi penisola del Sinai. È di forma triangolare col vertice a mezzogiorno, stendentesi dal 28° grado insino al 31° di latitudine settentrionale fra i golfi Heroopolitico (di Suez), Arabico (mar Rosso) ed Elanitico (di Acaba).

A nord il paese era ed è deserto, l'estremità meridionale è formata dall'alto e dirupato Sinai (il monte, ndr), onde vien nome a tutta la penisola. La postura della regione spiega, come abbia servito costantemente di passaggio ai popoli migranti o conquistatori tanto verso l'Asia, quanto verso l'Africa; l'aridità del suolo deserto ci fa comprendere, perché non sia fiorita in questo paese la civiltà.

Prospetto generale della Siria

A nord-est della penisola del Sinai, dal 31° fin quasi al 38° parallelo e dalle coste del Mediterraneo orientale al corso dell'Eufrate, si stende la Siria. Essa è divisa in parecchie contrade
  • Movendo da nord, il primo tratto, rinchiuso tra il monte Tauro, il monte Amano, il mar Mediterraneo e il fiume Eufrate, protendentesi a sud fin verso il 35° parallelo, è denominato Siria propriamente detta, od Aramea dal nome degli antichi suoi abitatori; il terreno è piano, eguale e alquanto deserto ad oriente, è invece assai vario e accidentato ad occidente; Antiochia fu la città più cospicua.
  • Il secondo tratto, che si protende fin verso il 33° grado, è percorso da due catene di montagne parallele al litorale del Mediterraneo, dette il Libano e l'Antilibano, che dividono la contrada in tre regioni:
    Siria Fenicia, o semplicemente Fenicia, quella che scende al Mediterraneo ad ovest del Libano;
    Celesiria, o Siria Cava, quella ch'è incassata tra il Libano e l'Antilibano;
    Siria Damascena, dalla città di Damasco, quella che va dall'Antilibano al deserto.
  • Il terzo tratto, che stendesi a sud dal 33° grado fino al 31°, fu denominato terra di Canaan o Palestina
Furono stanza di popoli notevoli nella storia della civiltà soltanto la Palestina e la Fenicia.

Prospetto speciale della Palestina

La Palestina
  • non ha una linea precisa di confine al nord, inoltrandosi alquanto tra il Libano e l'Antilibano; 
  • ad est i limiti sono determinati da una serie di alture parallele al corso del Giordano, che vanno a morire a levante della penisola del Sinai nel golfo Elanitico; 
  • a sud termina nei deserti settentrionali della penisola del Sinai; 
  • ad ovest è lambita dal Mediterraneo orientale.
È percorsa da nord a sud dal fiume Giordano, che nato dall'Hermon (nodo montuoso in cui finisce l'Antilibano) si allarga dapprima nel piccolo lago di Meron e dipoi nel più ampio di Genezareth o Tiberiade, e ha foce nel lago Asfaltide o mar Morto, il cui livello è 394 metri più basso del Mediterraneo.

La valle del Giordano è fertile nella parte alta e media, sabbiosa e sterile nell'inferiore; sterili parimente sono i contorni vulcanici del mar Morto.
All'est della valle s'eleva un altipiano, abbondante di pascoli e montagne (tra le quali notevole solo il Carmelo) con aspetto molto vario, per lo più arenoso, ora boscoso, ora feracissimo di messi, viti e ulivi.

La Palestina prima dell'immigrazione ebraica era ripartita fra molte tribù di Cananei, ciascuna delle quali aveva il suo re.

Dopo la conquista degli Ebrei fu divisa, come vedremo, in dodici parti corrispondenti alle dodici tribù d'Israele. Cessata l'unione politica, fu scissa nei regni di Giuda e d'Israele.

Dopo la conquista romana fu distinta in quattro regioni:
  • Giudea,
  • Samaria,
  • Galilea
  • e Perea
Acquistarono fama in diversi periodi della storia le città di Gerusalemme, Gerico, Silo, Ioppe, Samaria, Sichem, Betlemme e Nazaret.

Prospetto speciale della Fenicia

Col nome di Fenicia si intende quel tratto della Siria, che dalla vetta del Libano corre sino al Mediterraneo e dal promontorio del Carmelo si prolunga poco sopra la città di Arad. Forma una ristretta striscia di territorio, lunga poco più di duecento chilometri. 

Parecchi torrenti scendendo dal Libano l'attraversano; ma solo il Leonte ha importanza per la lunghezza del suo corso.

La zona orientale è montuosa e rivestita di foreste di quercie, pini, abeti, cedri; la zona centrale è collinosa e fertile di viti, ulivi, alberi fruttiferi e cereali; la zona occidentale è piana, sabbiosa e rocciosa, ma fornita di porti naturali, propizi alla navigazione.

Il littorale fu la fortuna dei Fenici, imperocchè sopra di esso o in alcune isolette prossime alla riva sorsero città cospicue, emporio del commercio fenicio. Le principali furono: Arado in un'isola, Antarado, Tripoli, Biblo (Gebal), Berito, Sidone, Tiro, Ptolemaide (Acco).

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