Storia antica: Assiri e Babilonesi. Dalla religione all'economia

In precedenza abbiamo visto la storia degli Assiri e dei Babilonesi. Ora cerchiamo di concentrarci sulla vita di tutti i giorni, la religione, la società, la politica, le arti e l'economia.

Religione degli Assiri e dei Babilonesi

I popoli dell'Assiria e della Babilonia furono particolarmente religiosi. La religione fu ispirazione e motivo di molte guerre, e in suo nome agirono con ferocia e sterminarono gli infedeli.

Adoravano un Dio supremo, probabile fondamento del primitivo monoteismo, detto Ilu a Babilonia e Assur a Ninive (Assiria). Da questo ebbero origine due triadi/trinità:
  • una cosmogonica (che spiega l'origine dell'Universo, del mondo) formata da:
    Anu (la materia senza forma)
    Bel/Marduk (forza regolatrice)
    Hoa (spirito intelligente dell'universo)
  • l'altra astronomica, composta da:
    Samas (il sole)
    Sin (la luna)
    Ao (l'etere)
Per ognuna di queste triadi maschili corrispondeva una triade femminile. Da queste dipendevano le divinità planetarie:
  • Marduk (Giove)
  • Istar (Venere)
  • Nergal (Marte)
  • Nabu (Mercurio)
  • Adar (Saturno).
Venivano adorati, inoltre, diversi genii (spiriti) e numerose divinità inferiori, che cambiavano a seconda dei tempi e dei luoghi.

Nella Babilonia la religione era amministrata da una casta di sacerdoti, chiamata dei Caldei. Servitori delle divinità, si consideravano come "tesorieri" di una dottrina speciale e segreta, basata soprattutto sullo studio delle stelle, ed erano ritenuti maghi, astrologi, stregoni e indovini. La loro autorità era grandissima, perché si occupavano non solo del sacerdozio, ma anche dei più importanti settori dello Stato, compresa la dignità dei sovrani.

Condizione sociale e ordinamento politico di Assiri e Babilonesi

A parte la casta sacerdotale, non vi erano classi sociali ben definite nella popolazione, né aristocrazia ereditaria. Tutti erano uguali davanti al dispotismo del re; né veniva riconosciuta altra gerarchia al di fuori di quella delle funzioni di governo, per le quali, il sovrano, chiamava anche uomini appartenenti ai popoli sottomessi.

Il governo era una monarchia senza limiti e senza freni; il re sovrano pontefice e autocrate (potere assoluto), rappresentante degli dei sulla terra, non era però considerato come un dio, né glorificato dopo la morte.

Le numerose provincie erano divise in due classi: quelle amministrate dai satrapi o prefetti del re; le altre relativamente autonome, come vassalli, con le proprie leggi e il proprio ordinamento, talvolta persino la propria dinastia.

Per l'amministrazione centrale, il governo delle provincie dirette e i rapporti con i principi vassalli esisteva un corpo complicatissimo di scribi (una specie di notai), che utilizzavano tre lingue diverse: la caldeo-assira per l'Assiria e la Babilonia, la turanica nei paesi sottomessi del nord e dell'est, l'aramea per le regioni occidentali.

Assiri e Babilonesi. Lettere, scienze ed arti

Non è facile fornire un quadro della cultura assiro-babilonese, basandoci sulle scarse indicazioni degli antichi e sui pochi documenti superstiti. 

Verso metà del 1800 l'inglese Layard riuscì a scoprire, negli scavi di Ninive, le reliquie della biblioteca del re Assur-bani-pal, contenenti le tracce di un'enciclopedia grammaticale divisa in parecchi trattati, frammenti di leggi, di mitologia, liste di città tributarie, residui di un dizionario geografico, molti richiami di storia naturale, matematica e astronomia. 

In astronomia superarono tutti i popoli orientali; per primi determinarono esattamente la durata dell'anno solare in 365 giorni e un quarto. Spesso vengono ricordati come i fondatori dell'astronomia.

Quanto alle arti si era creduto senza prove alle indicazioni degli antichi scrittori, che celebravano la vastità di Ninive e Babilonia e la grandiosità delle loro costruzioni. 

Le scoperte del torinese Paolo Emilio Botta, di Layard e di altri archeologi hanno rivelato, con i monumenti, molta esperienza e competenza nell'arte edilizia degli Assiri e un grande sviluppo estetico nella scultura, in particolare nella rappresentazione degli animali; la pittura venne espressa nella decorazione degli edifici e nel colorito vivace delle opere scultorie; diffusa e molto avanzata fu l'incisione in pietre dure.

Dai monumenti superstiti di Babilonia si deduce che i Caldei furono inferiori agli Assiri in tutte le arti belle, sebbene superiori nelle lettere e nelle scienze; caratteristica nell'architettura è la grandiosità dei templi turriti e dei palazzi coi giardini pensili.

Mappa Mesopotamia - Assiri e Babilonesi

Agricoltura, industria e commercio (Assiri e Babilonesi)

L'agricoltura giunse ad un alto grado di perfezione sia nell'Assiria che nella Babilonia, dovuto all'intelligente sistema d'irrigazioni, grazie al quale aree urbane oggi aride e deserte, anticamente erano d'una fertilità straordinaria.

L'industria non fu meno sviluppata: le stoffe a vivi colori dell'Assiria erano celebri in tutto l'Oriente, come erano famosi i suoi mobili rivestiti o intarsiati di metallo, e i lavori di ceramica e di oreficeria.
Ricercati i tessuti di lana e di lino dei Babilonesi, le vesti colorate e i finissimi tappeti, le armi particolarmente curate, gli amuleti, i cilindri di pietra dura.

Vivace il commercio, specialmente in Babilonia, destinata dalla sua stessa posizione geografica ad essere centro di tutte le carovane dell'est e dell'ovest e l'emporio dei navigatori provenienti dall'Africa, dall'Arabia e dalle Indie. Una rete intricata di strade metteva Babilonia in comunicazione con tutte le regioni, mentre una potente marina la collegava con i porti orientali.
Per queste vie passarono anche i conquistatori e si scambiarono la civiltà i popoli dell'Oriente e dell'Occidente.

ARGOMENTO PRECEDENTE: Babilonesi. Indipendenza, impero e caduta

Nessun commento:

Posta un commento